sabato 18 agosto 2007

White Rose Movement - Girls In The Back

PLAYLIST
WHITE ROSE MOVEMENT - Girls In The Back
ARCTIC MONKEYS - Fluorescent Adolescent
DAFT PUNK - Harder, Better, Faster, Stronger
SUPERTRAMP - Goodbye Stranger
FAITH NO MORE - Epic
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Party 14-08-2007
Blerpa "No! Don't tell me this's the last beer!"
Sandro Molko "Tastes like piss to me..."

UMTISS! UMTISS!
Il Dormiente, La Femmina e il Serial Killer Ucraino Ubriaco
The Sleeping Man, The Female and The Drunk Ucraine Serial Killer
From Right To Left:
Blerpa "Baby, I'm going to show ya now..."
Silvia "Yeah, Yeah... Not even Viagra would help ya this drunk..."
Blerpa "I'm going to kill them all! ALL!"

E' Tutto, Gente!
E ascoltate i White Rose Movement! They totally rock!

That's All Folks!
And listen to White Rose Movement! They totally rock!

giovedì 9 agosto 2007

Brigantini - La Palla Di Pelle Di Rana

Iddu è u megghiu!

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He rocks!

lunedì 6 agosto 2007

Rino Gaetano - Sfiorivano Le Viole

Uff.

I lunedì mattina devono essere stati inventati come delle misteriose chimere per la gente come me.
Come se non esistendo, se ne sentisse parlare in casi particolari, magari abbozzando interesse come quando qualcuno tira fuori la storia del sangue di San Gennaro o dell'emeritocavalieresilvioberlusconi che si è fatto per davvero tutto da solo.
Appunto, come no?
Leggende metropolitane da consumare al ritmo dei primi bicchieri di vino rosso all'inizio di una grigliata notturna.

La Leggenda Del Lunedì Mattina.
Da dormirci sopra. E di gusto.
Poi una volta ogni morte di papa (eh, magari...) ti svegli presto.
Ed è tragedia.

Voglio dire... che minchia fai il lunedì mattina?
I negozi sono chiusi, chi conosci che lavora è appunto al lavoro, chi non fa un cazzo dorme, come di solito faccio io.
Certo, si potrebbe andare a mare.
Ma da soli?

E quindi fra nausea, noia e caldo inizia la settimana.
I pensieri più disparati si attorcigliano senza senso, come aggrovigliati serpenti fornicatori.

Riflessioni solite e periodiche.
La gente cambia.
No, non è una discussione sugli affetti.
Non dovrebbero essere mai presi per scontati, anzi, in questo periodo ci sono più dubbi che altro, ma per questa volta rimaniamo positivi.
La gente cambia modi e abitudini.
Cambia testa.
Si adegua, stratifica, uniforma.
Insomma, The Slippery Slope Of Comformism, oui?

E sono i dettagli ad urlartelo in faccia.
E' il vestire borghese, jeans/pantaloni leggeri comodi-comodi, scarpe casual ma non troppo, polo e maglioncino sopra le spalle in cui noi italiani siamo uord cempions, oh ieah. (dio, io ti odio e non ti credo... ma se un giorno mi vedrai vestito in tal modo, ti prego. Uccidimi. E io ti perdonerò di tutte le malvagità che la tua religione compie ogni giorno. An Eye For An Eye).
Le cene fra coppiette.
Sono stanco-del-lavoro-ma-usciamo-così-cambio-aria. E poi parli tutta la sera di lavoro.
Ma quando vi sposate? Non sarebbe ora? Que?
Guarda mi sono preso la diesel che mi consuma meno e poi è più comoda.
No la moto di prima era stupenda, guarda una bbbestia, ma lo sai che la BMW è più bella? Sai i viaggi...
Ma cos'è che ti ha detto quella tipa? Ma noooo, ma è una porca! No, che c'entra, una volta era una volta, ma ora sai...
Ah, guarda, io potrei innamorarmi pazzamente all'istante di uno nei primi 5, dico 5 che vuol dire cinque, secondi in cui lo vedo e pronta a dargli la mia vita, ma se non ha un lavoro, no, non ci parlerei nemmeno, guarda, anzi, non si dovrebbe permettere lui...

Divertito osservo le mie coetanee infregolarsi come crotali con l'urticaria alla vista delle ventenni scosciate e aggressive... con gli occhi feroci e le labbra serrate che mormorano "Guarda queste puttanelle. Ma come si permettono?"
Già, come si permettono di fottersene e vivere, respirare, non servire e riverire un padrone marito/fidanzato, di non chiedersi periodicamente se non si ci debba affrettare a sposarsi, lavorare, guadagnare, risparmiare, comprare la macchina giusta per pensare già a quando ci saranno i pargoli, e ma... una casa tua da arredare (senza il minimo senso di praticità funzionale, ovvio) che fa, non te la compri? Via, via, di corsa ad informarsi per i mutui, non sa mai che le banche decidano di non farne più.
Dai, così poi possiamo usare pure il cassettone tanto bello che mia nonna, buonanima, mi ha lasciato per quando mi sposo...

E dire che da quando poi lavoro in mezzo ai matrimoni ho scoperto che mi piace di più che lavorare sul set di un cortometraggio.
Perchè spaccarsi la schiena artificiando sogni e storie per le persone... quando puoi viverli in tempo reale, insieme a tutte le loro forti e genuine, calde emozioni, in un assolato pomeriggio?

E' lampante che la generazione cresciuta negli anni 80 è una generazione che non solo ha geneticamente acquisito dai propri genitori la vergogna finto-critico-rivisitativa per un periodo storico in cui la gente aveva ideali veri e ci credeva ciecamente (anche troppo) e seriamente, ma gli ha aggiunto la vergogna, celata e giustificata dalla nostalgia dell'irripetibilità delle situazioni, dei propri tempi più audaci, incoscientemente stupidi, liberi.
Insomma, parliamone finchè vogliamo, levatemi tutto, ma non il mio breil... e la comodità dell'inattaccabilità della legge, dogma borghese imperituro, delle Cinque Grandi Emme.
Matrimonio, Mutuo, Moto, Marmocchi, Morte.

Tanto poi la vita te la godi dopo i 60 anni con la pensione e *tutto* quello che hai costruito.
[A 60 anni? Volete aspettare tanto? Ma siete... SCEMI? Già c'ho l'ansia che spero che a 60 anni mi tiri ancora per farmi delle belle scopate...]

Sarà che è una condizione umana il pianificare una vita insieme (Anche il Blerpa ci è passato, una sola volta... ma visto l'egocentrico bastardo che sono vi dico che la situazione era diversa e molto più figa. Odiatemi, dai...) ma... Cui Fucking Prodest?

Cambia molto se le cose le fai perchè ti va (E se vuoi seguire la legge delle Cinque Grandi Emme, sticazzi, accomodati, non sarò io a fermarti) e non perchè "oddio, direi che a trent'anni a certe cose bisogna pensarci." o "eh, ma io a quarant'anni devo già averlo fatto almeno un figlio"... devo?
*Devo* aver dormito io la mattina che hanno dato il manuale delle regole.
Ci gioco le palle che era uno stitico lunedì mattina. Tsk Tsk.

Nuoto svelto negli oceani dell'omologazione.
Evito con accuratezza scure boe necessarie alla competizione.
Alle volte sembra che gli altri partecipanti si improvvisino giudici e provino a spingermi giù la testa.
Magari è per il mio bene.
Tu affoghi giù, inghiotti acqua, si, non potrai respirare, poi, una volta fuori, starai male, vomiterai acqua come la fontana di trevi (senza li picciuli).
*Dopo* starai meglio.
Capirai.
Oh yeah?
Non è che voi avete capito perchè non avevate voglia di essere *appuzzati* ancora?

Mi rilasso.
Galleggio come corpo morto e penso.
Penso a me stesso.
Penso.
Immagino un'età indistinta.
Potrebbero essere i quindic'anni, i ventitrè.
Un crampo al polpaccio sinistro mi ricorda che sono trentatrè.
Gli anni di cristo. Il mio anno messianico!
Dica trentatrè! Lo dica!
(E penso, fanculo i medici... Che abbia quindic'anni o che ne abbia cinquanta, se sento dirmi - ma stai leggero e prenditi un'insalatina - ti mando a quel paese, a costo di avere la panza e sembrare il figlio di Bombolo)

Galleggio e penso.
E penso che sono sempre lo stesso.
No. Non proprio.
Ora c'è sicurezza, affiatamento con me stesso, raffinata amoralità, esperienza, egoismo, autoincensamento bilanciato da feroce autocritica.
Ma si, sono sempre lo stesso.

Qualcuno disse: "Ti immagini con i pantaloni larghi a cinquant'anni? Ma che tristezza..."
E penso che io la magliettina nera di Dragonball non la metto più perchè con la panza che ho ora mi si vedrebbe l'ombelico di fuori e che Dragonball non mi piace più.
E basta.
E ascolto Hilary Duff e penso, chissenefrega se è 'na canzone pop e sdolcinata... A ME MI PIACE. Eameminonsidice.

Mi chiedo dove sia finito il mio smalto nero per le unghie.
Chissà dove l'ho perso.
E la sensazione strana di sentire le unghie smaltate per bene far "pesare" le mani. Si, pesanti.
Quasi a ricordarti di usarle quelle fottute mani.
Per tenere fermo un cosciotto di pollo caldo caldo, per rotolare fra le dita meditabondo una morbida canna, per scrivere e scrivere e ancora scrivere, per accarezzare lento e mesmerizzato il seno di una donna rischiarato da lampade basse di una camera da letto mai vista prima.
Per masturbare ferocemente il cazzo immaginando di accarezzare lentamente il seno di una donna sconosciuta in una stanza sconosciuta.
E fiumi di alcol.
Ingordigie di momenti di malessere voluto, di stati di alterazioni desiderati perchè è il momento e il contesto quello che conta (Grazie Pio!), non il posto o il ricordo.

Sento la frase che aleggia, come l'odore di broccoli (mmmm, broccoli!) che rimane per giorni in giro nella casa dopo averli cucinati.
"Cresci."
"Non sei più un bambino."

E capisco, con un sorriso calmo, che sbagliate.
Sarò sempre un bambino. Un fottutissimamente brillante splendido bambino! Suck it up!

So benissimo che almeno che non ceda al mio piccolo oscuro lato sinceramente materialista (Soldi! Soldi! Soldi! Tanti soldi! E se incontro ancora qualcuno che mi dice - No, io non vorrei mai essere ricco, preferisco lavorare per vivere - o me ne vado di corsa o gli spacco i denti con una testata) sono a posto.
Perchè ho accettato quello che sono (Merda nei momenti peggiori, ambrosia in quelli migliori, come tutti) e sono certo di una cosa:
Morirò forse anche povero, ma felice.

Vogghiu un vassoio di fritto di paranza alle due di pomeriggio sotto il tetto di canne di un ristorantino estivo vuoto in riva al mare.
Da mangiare divertito e lento con la piccola compagna di sfoghi e di libertà ascoltando la risacca delle onde vicine che si infrangono sul bagnasciuga.
E partire solo, come straniero nella propria terra, il mattino dopo alle 04:55am con un biglietto di sola andata per la Finlandia, per non tornare mai più.